Tubo corrugato ECOPAL 2.0

Ruzzo Reti SPA, gestore del servizio idrico integrato in 39 dei 40 comuni facenti parte dell’Ente d’Ambito Teramano, è impegnata in questi anni nell’importante obiettivo di razionalizzazione del sistema depurativo dell’asta fluviale denominata “Tordino” che si sviluppa lungo la direttrice che unisce le città Teramo e Giulianova. Il progetto prevede la realizzazione di reti fognarie ed impianti di sollevamento necessari a dismettere 6 impianti di depurazione esistenti lungo la citata asta.

Sono partiti all’inizio del 2022 i lavori relativi al tratto denominato Mosciano Stazione-Depuratore Villa Pozzoni, che rappresenta la rete fognaria terminale di adduzione dei liquami all’impianto di depurazione di Giulianova-Colleranesco.

Il collettore di circa 6 km, ubicato tra i comuni di Mosciano Sant’Angelo e Giulianova (TE), viene realizzato con tubazioni a gravità in polietilene DN/DE 800 mm alternate a tre tratti in pressione di 580 ml, 130 ml e 1480 ml ciascuno, realizzati con due tubazioni in polietilene DN/DE 315 mm PN 16. Per un tratto di circa 200 ml è prevista anche la posa di tubi a gravità DN/DE 250 mm.

Tra tutte le soluzioni disponibili sul mercato, la scelta dell’Ente gestore è ricaduta sul tubo corrugato in polietilene di seconda generazione ECOPAL 2.0. Nel progetto è previsto l’uso di una tubazione corrugata ECOPAL 2.0 in classe SN8 avente un diametro interno pari a 683 mm ed un diametro esterno pari a 800 mm.

Ogni barra presenta un peso indicativo di 180 kg, un peso che permette la movimentazione e l’installazione in modo sicuro e rapido. Il tubo viene sollevato, movimentato e posizionato, grazie all’ausilio di funi collegate al braccio di una gru, sul fondo scavo, dove è stato precedentemente realizzato un adeguato letto di posa in sabbia. Lo scavo realizzato in trincea stretta ad una profondità di circa 3 metri viene messo in sicurezza grazie all’utilizzo di blindoscavi. Si procede poi a posizionare una sostanza scivolante sul labbro delle due guarnizioni, precedentemente montate sulla parte maschio della tubazione, e sulla parete interna del bicchiere della tubazione prima di procedere alla giunzione di due barre successive, esercitando una spinta uniforme con il braccio della gru. Una volta estratti i blindoscavi, si procede allo scarico della sabbia da posare intorno e sopra la tubazione, per poi completare l’operazione con la compattazione del materiale grazie a vibrocompattatori. Le imprese esecutrici, nonostante la presenza di diversi sottoservizi che interferiscono con le operazioni di scavo e posa in opera, riescono a posare mediamente 60 m al giorno.

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