I prodotti di Polieco

Il peso del materiale compositoUna delle caratteristiche principali dei chiusini in materiale composito è la leggerezza; questa caratteristica è stata ottenuta seguendo due strade:

  • utilizzo di materiali aventi un peso specifico inferiore a quello della ghisa pur garantendo ovviamente le caratteristiche di resistenza richieste dalla normativa;
  • studio della geometria del chiusino ottimizzata in funzione della particolare metodologia di produzione.

In questo modo si riescono ad ottenere pesi del sistema costituito da coperchio e telaio notevolmente più bassi rispetto a quelli di altri prodotti presenti sul mercato.

Vediamo un confronto espresso in kg tra il peso del sistema telaio + coperchio realizzato in materiale composito e il peso del sistema telaio + coperchio realizzato in ghisa lamellare e ghisa sferoidale da produttori europei. La differenza di peso è in media pari ad oltre il 70% rispetto ai chiusini in ghisa lamellare ed oltre il 65% rispetto ai chiusini in ghisa sferoidale.

B125 Ghisa Lamellare (kg) Ghisa Sferoidale (kg) Composito (kg)
300 x 300 9,00 8,20 2,00
400 x 400 15,00 12,80 3,10
500 x 500 26,00 18,20 5,90
600 x 600 40,00 29,40 9,00
700 x 700 56,00 38,80 12,90
C250 Ghisa Lamellare (kg) Ghisa Sferoidale (kg) Composito (kg)
400 x 400 23,00 25,00 5,50
500 x 500 39,00 33,00 12,00
600 x 600 57,00 45,00 19,40
700 x 700 74,00 61,00 29,80

La leggerezza riduce notevolmente i rischi a carico degli operatori durante le operazioni di movimentazione, installazione e successiva manutenzione dei chiusini. Il Decreto Legge 81/08 (Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro) definisce il peso massimo consentito per la movimentazione dei carichi in cantiere pari a 25 kg. Il peso dei chiusini in materiale composito fino al modello 600x600 C250 è inferiore a tale limite. Nel caso dei chiusini in ghisa, già a partire dalle dimensioni più piccole è necessario l’intervento di due persone e l’utilizzo di mezzi meccanici per la loro movimentazione e installazione.

Chiusini in materiale composito                            Chiusini modulari KIO TRENCH

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Tipologie dei chiusini in materiale compositoLa tipologia di un chiusino è determinata principalmente da:

  • classe di resistenza;
  • forma;
  • dimensioni;
  • componenti.

Non vi è una normativa che stabilisca le forme e le dimensioni che i chiusini devono avere, pertanto le regole di produzione sono dettate dal mercato e dalle esigenze dei clienti.

I chiusini in materiale composito KIO vengono prodotti nelle seguenti forme e misure:

  • rettangolare – da 900x500 a 1000x558 mm
  • quadrato – da 300x300 a 950x950 mm
  • rotondo – da Ø425 a Ø1230 mm
  • griglia quadrata – 500x500 mm

I componenti dei chiusini sono definiti principalmente dal mercato ma vi è qualche caratteristica che viene imposta dalle normative di riferimento.

SISTEMI DI CHIUSURA E BLOCCAGGIO

In accordo alla norma EN 124-5, il sistema di bloccaggio è obbligatorio per i chiusini in classe D400. Polieco, in questo caso, utilizza un sistema di chiusura a vite oppure a barra elastica.

Nonostante non sia previsto dalla normativa, i chiusini KIO in classe B125 e C250 sono disponibili con sistemi di bloccaggio che prevedono l’uso di un semplice cacciavite o di un’apposita chiave.

TELAI

Il chiusino KIO quadrato nella classe B125 è disponibile anche con telaio esterno piatto. Questa tipologia è ideale per l’installazione dove è presente una pavimentazione composta da autobloccanti o pietre naturali.

Sempre per questa classe di resistenza, al di sopra di pozzetti in materiale plastico, è possibile utilizzare un tombino rotondo KIO con imbocco cioè con un bicchiere femmina per il collegamento a rialzi con diametri da DN 250/315/400/630.

Abbinato al coperchio KIO 800 D400, è disponibile inoltre un telaio flottante in ghisa. La parte flottante del telaio si innesta all’interno del rialzo dei pozzetti in calcestruzzo. Il sistema può essere alzato e livellato durante le fasi di asfaltatura della strada, mantenendosi sempre alla stessa quota del manto stradale. Inoltre in caso di variazioni di temperatura nell’arco dell’anno, il sistema flottante è libero di muoversi, seguendo la dilatazione/contrazione del manto stradale.

KIO A TENUTA STAGNA

Polieco Group garantisce per alcuni modelli la perfetta tenuta stagna e antiodore, grazie ad un’apposita guarnizione abbinata al sistema di chiusura in acciaio inox. Su tali modelli è stata eseguita una prova prevista dalla specifica tecnica inglese PAS 26 che prevede di creare un ristagno di 50 mm di acqua al di sopra del chiusino per 7 ore e poi applicare un carico di 5 ton senza mostrare segni visibili di perdita. Tale prova è stata validata dall’ente di certificazione ICMQ.

 

Caratteristiche dei chiusini                            Chiusini in composito KIO

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Chiusini in materiale compositoI materiali compositi sono la combinazione di almeno due componenti tra loro chimicamente differenti e si caratterizzano per proprietà chimico-fisiche non riscontrabili nei singoli materiali che li compongono: in particolare, rispetto ai materiali tradizionali, i materiali compositi sono al tempo stesso robusti e leggeri, presentano ottima resistenza alla corrosione e agli agenti chimici, hanno elevate capacità di isolamento termico ed elettrico.

La fibra di vetro è uno dei materiali rinforzanti più noti, largamente utilizzata per la produzione di materiali compositi. L'esperienza evidenzia come il vetro monolitico sia un materiale fragile a causa del gran numero di difetti della cristallizzazione che agiscono come microfratture e zone di concentrazione degli sforzi. Se il vetro invece viene filato a diametri d'ordine inferiore ai micron perde la sua caratteristica fragilità per divenire un materiale ad elevata resistenza meccanica e resilienza: tali caratteristiche vengono mantenute anche a temperature molto elevate.

All’interno della famiglia dei chiusini in materiale composito rientrano ad esempio i chiusini in vetroresina mentre non ne fanno parte i chiusini in plastica. I chiusini in composito presentano innumerevoli vantaggi rispetto ai chiusini già presenti sul mercato realizzati in ghisa o in cemento.

Le principali caratteristiche sono:

  • LEGGEREZZA E MANEGGEVOLEZZA

Una delle caratteristiche principali dei chiusini in materiale composito è la leggerezza.

La differenza di peso è in media pari ad oltre il 70% rispetto ai chiusini in ghisa lamellare ed oltre il 65% rispetto ai chiusini in ghisa sferoidale.

La leggerezza riduce notevolmente i rischi a carico degli operatori durante le operazioni di movimentazione, installazione e successiva manutenzione dei chiusini.

  • RESISTENZA ALLA CORROSIONE ED ALLE SOSTANZE CHIMICHE

Il chiusino in materiale composito non è soggetto a fenomeni di corrosione né all’attacco da parte di sostanze chimiche: la parte superficiale del chiusino è infatti realizzata interamente con una resina termoindurente, resistente a sostanze acide e alcaline, oli, grassi e idrocarburi.

Queste qualità, unite all’impossibilità di generare scintille e di creare condensa, rende il chiusino in materiale composito particolarmente adatto all’utilizzo negli impianti di distribuzione di carburante. Ormai è prassi comune nei paesi di tutto il mondo utilizzare in tali impianti chiusini in materiale composito anziché i chiusini in ghisa.

La resistenza alla corrosione risulta particolarmente importante anche nelle reti fognarie industriali e civili soprattutto nel caso di deboli pendenze: i gas che si generano all’interno delle tubazioni e dei pozzetti non corrodono la parte inferiore del coperchio del chiusino.

Da sottolineare infine la resistenza della resina termoindurente all’acqua salata, caratteristica che rende l’impiego dei chiusini in materiale composito particolarmente adatto nelle località di mare.

Tutte queste caratteristiche fanno sì che il chiusino in materiale composito non debba essere verniciato, a differenza di quanto viene fatto per i chiusini in ghisa.

  • LIMITAZIONE DI RUMORI

Grazie alla proprietà della materia prima utilizzata, l’utilizzo di un coperchio e di un telaio in materiale composito consente di ridurre la rumorosità al passaggio di veicoli o persone, tipica dei sistemi in ghisa e dovuta ad un non perfetto accoppiamento tra coperchio e telaio o ad errori di posa.

  • ISOLAMENTO ELETTRICO E TERMICO

La superficie esterna in resina termoindurente permette al chiusino di essere un perfetto sistema isolante, rendendo nulla la possibilità di dispersioni di tensioni e proteggendo in questo modo i pedoni dalla possibilità di accidentali shock elettrici dovuti ad eventuali fili elettrici scoperti.

Il coperchio è inoltre un basso conduttore di calore: ai fini pratici questo comportamento può essere importante laddove vi siano ad esempio eventuali fughe di vapore caldo nelle reti di teleriscaldamento.

  • PERMEABILITA’ AI CAMPI ELETTROMAGNETICI

I chiusini in materiale composito risultano più permeabili ai campi elettromagnetici di quelli in ghisa sia sferoidale che lamellare. Grazie a questa caratteristica sono possibili molteplici applicazioni:

- reti fognarie: un sensore di livello posto al di sotto di un chiusino in materiale composito può monitorare e controllare il livello dei reflui all’interno dei pozzetti. In abbinamento a questa tecnologia può essere associato anche un sensore anti intrusione in modo da rilevare manomissioni, forzature o rimozioni del chiusino;

- reti acquedottistiche;

- sistemi di trasporto: il chiusino può essere utilizzato come copertura dei dispositivi elettronici che controllano e gestiscono la circolazione dei tram, treni e metropolitane.

  • RISPETTO DELL’AMBIENTE

Due fattori fondamentali sono a favore dei chiusini in materiale composito rispetto ai chiusini in ghisa per quanto riguarda l’emissione di CO2 nell’aria:

- energia necessaria per raggiungere la temperatura di fusione della materia prima da colare all’interno degli stampi dei chiusini di ghisa (oltre 1200°C) e la temperatura di lavoro degli stampi per i materiali compositi (intorno ai 60°C);

- ridotto peso di ogni singolo pezzo che consente di poter caricare in ogni trasporto un numero di chiusini 3-4 volte superiore ai normali chiusini in ghisa con conseguente riduzione dell’inquinamento dovuto al numero inferiore di trasporti.

  • DISINCENTIVO AI FURTI

I furti di chiusini sono finalizzati alla vendita per la rifusione del metallo. Oltre al danno economico, tali furti presentano risvolti estremamente pericolosi, dal momento che vengono lasciate sulla strada pericolose aperture non segnalate.

Il furto di tombini in materiale composito (erroneamente chiamati tombini in plastica) risulta poco attrattivo dal momento che non esiste un mercato secondario illecito.

 

Chiusini compositi KIO                            Applicazioni del composito

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