I prodotti di Polieco

I colori dei cavidottiNell’ambito dei cavidotti non esiste alcuna normativa che determina quale debba essere il colore dei tubi corrugati.

Il colore dei corrugati può anche dipendere dal paese di installazione dei cavidotti. Generalmente, però, si tende ad identificare la tipologia dei cavi alloggiati all’interno dei tubi attraverso la colorazione esterna del corrugato.

Vediamo per esempio i colori esterni comunemente distintivi per l’Italia:

  • cavi elettrici: nero, grigio o rosso;
  • tubi gas: giallo;
  • cavi telefonici: blu.

Il colore interno, invece, è generalmente nero per tutti i cavidotti.

Le tipologie di cavi ed impianti sono molteplici così come i colori che si possono applicare ad ogni cavidotto per distinguerli. Per questo motivo, i produttori di cavidotto tendono ad avere una colorazione di serie che può essere modificata, su richiesta del cliente, utilizzando un materbach colorante.

Per esempio, Polieco produce i suoi cavidotti con colore di serie nero ma è anche possibile realizzare il tubo corrugato rosso, blu, verde o giallo.

Un discorso differente è da fare per i cavidotti ENEL e TELECOM. Essi vengono identificati da delle precise specifiche tecniche ma anche di colore per essere impiegati in questi impianti:

  • cavidotto ENEL: parete esterna grigia, parete interna gialla;
  • cavidotto TELECOM: pareti interne ed esterne blu.

Cavidotti Polieco                            Cavidotti ENEL

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Caratteristiche tecniche dei Cavidotti corrugatiQuando parliamo di corrugato per impianto elettrico ci riferiamo a una tubazione a doppio strato in polietilene con la parete interna liscia e quella esterna corrugata.

Si tratta di un tubo portacavi destinato all’installazione sotterranea all’interno di una trincea che viene impiegato per la protezione dei cavi negli impianti elettrici e telefonici interrati.

I tubi per fili elettrici si distinguono prevalentemente per la loro resistenza allo schiacciamento definita dall’unità di misura Newton (N). I principali proteggi cavi prodotti e commercializzati si dividono quindi in 3 tipologie:

  • Cavidotto 450 N: impiegato per la protezione dei fili elettrici a bassa e media tensione;
  • Cavidotto 750 N Enel: applicato nella la protezione dei fili elettrici a bassa e media tensione e cavi telefonici interrati;
  • Cavidotto 450 N Telecom: impiegato per la protezione dei fili elettrici a bassa tensione e cavi telefonici interrati.

Il tubo per fili elettrici è composto da una mescola di polietilene neutro ad alta densità, masterbatch colorante additivato con anti-UV per resistenza di 1 anno a 130 KLangley.

Come abbiamo già visto nei precedenti articoli, la normativa EN 61386 stabilisce i diametri interni ed esterni che i tubi per cavi elettrici devono avere per poter essere commercializzati; i produttori invece hanno la possibilità di definire l’imballo e cioè se realizzare i tubi per impianti elettrici in rotoli oppure in barre e la relativa lunghezza.

Il cavidotto Polieco, data la sua resistenza strutturale, non necessita di particolari attenzioni durante le fasi di trasporto, di scarico e di stoccaggio.

 

Caratteristiche dei cavidotti                            Scopri i cavidotti di Polieco

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Come posare un cavidottoNell’esecuzione della posa di cavidotti è di fondamentale importanza stabilire quale tipo di scavo effettuare e determinare quindi a quale profondità i cavi elettrici interrati vanno installati.

La classificazione degli scavi può essere effettuata in funzione delle dimensioni geometriche e del diametro del cavidotto da posare. In base a questi due dati, è possibile definire la tipologia degli scavi normalmente impiegati per la posa dei cavidotti, come per esempio le trincee strette, larghe oppure infinite (tipiche degli scavi in terrapieno).

 
TIPO DI TRINCEA B
Trincea stretta ≤ 3 DN < H/2
Trincea larga > 3 DN < H/2
< 10 DN < H/2
Trincea infinita ≥ 10 DN ≥ H/2

Legenda

DN = diametro nominale del tubo

B = larghezza della trincea misurata al livello della generatrice superiore del tubo

H = altezza di ricoprimento a partire dalla generatrice superiore del tubo

La profondità di posa e il diametro del cavidotto determinano la larghezza della trincea che dev’essere tale da consentire la sistemazione del fondo, il collegamento dei cavidotti con i manicotti di giunzione e la possibilità di operare da parte del personale. In ogni caso, la posa in trincea è tanto più efficace quanto minore è la sua larghezza. Nel caso sia necessario posare più di una tubazione nella trincea, la larghezza della stessa deve consentire anche l’installazione di eventuali selle di collegamento.

Il fondo della trincea dev’essere costituito da materiale di riporto (sabbia, sabbia mista a ghiaia o ghiaia di piccola pezzatura) in modo da costituire un supporto continuo e piano al cavidotto.

Il letto di posa va accuratamente compattato in modo da permettere un’uniforme ripartizione dei carichi lungo la condotta. Il rinfianco del cavidotto va eseguito nel migliore dei modi possibili, usando materiali perfettamente costipabili, come la sabbia o la ghiaia. Se si sceglie la posa di ghiaia, la pezzatura di quest’ultima dev’essere tra i 3 e i 5 mm. Sono da escludere terreni di natura organica, torbosi, melmosi, argillosi a causa del loro alto contenuto d’acqua che ne impedisce la costipazione.

Il riempimento della trincea ed in generale di tutti i tipi di scavo è l’operazione più importante per la posa dei cavidotti. Tale operazione dev’essere eseguita correttamente per poter realizzare una perfetta interazione tra il cavidotto e il terreno e permettere quindi al cavidotto di reagire alle deformazioni del terreno causate sia dal suo assestamento che dai carichi che gravano sullo scavo. Il modo corretto per poter realizzare questo sistema di interazione tra cavidotto e terreno è quello di effettuare un riempimento per strati successivi della trincea. Il primo strato consiste nel rinfianco del cavidotto fino a raggiungere la generatrice superiore del tubo, utilizzando lo stesso materiale impiegato per la costituzione del letto di posa. La costipazione viene eseguita solamente sui fianchi del cavidotto. Il secondo strato, di circa 15-20 cm, realizzato ancora con lo stesso materiale del letto di posa deve essere costipato solo lateralmente al cavidotto, e non sulla verticale dello stesso. In questo modo si evitano inutili sollecitazioni dinamiche al cavidotto. Per gli strati successivi di spessore pari a 30 cm si utilizza il materiale proveniente dallo scavo, depurato dalle pietre di diametro superiore a 5 cm e dai frammenti vegetali. La compattazione degli strati deve sempre essere eseguita con la massima attenzione, avendo cura di eliminare i materiali difficilmente comprimibili.

 

I cavidotti 450 N                            I cavidotti 750 N

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Dimensioni dei Cavidotti corrugatiNel mondo dei cavidotti, vi è un’ampia gamma di diametri per tubi corrugati.

La normativa EN 61386 stabilisce le dimensioni dei tubi corrugati: misure, diametri interni ed esterni. I produttori di cavidotti, invece, definiscono la lunghezza dei rotoli e delle barre ed il relativo imballaggio.

Prima di procedere con l’acquisto, bisogna quindi scegliere il diametro corrugato per l’impianto elettrico.

Ecco quindi i diametri del tubo corrugato divisi a seconda della caratteristica di resistenza strutturale.

Diametri cavidotti a doppio strato 450 N

DIAMETRO ESTERNO (DE) DIAMETRO INTERNO (DI)
(mm) (mm)
40 31
50 39
63 50
75 63
90 74
110 92
125 105
160 138
200 170
 

Misure cavidotto 750 N ENEL

DIAMETRO ESTERNO (DE) DIAMETRO INTERNO (DI)
(mm) (mm)
110 92
125 105
160 138
200 170

Dimensioni cavidotto 450 N TELECOM

DIAMETRO ESTERNO (DE) DIAMETRO INTERNO (DI)
(mm) (mm)
50 39
63 50
125 105
 

Scopri i Cavidotti di Polieco                            Come scegliere un cavidotto

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Produzione dei Tubi CorrugatiIl tubo corrugato a doppia parete è una tubazione realizzata in polietilene o polipropilene. Può essere impiegata come cavidotto oppure per il passaggio di fognature e scarichi non in pressione. In entrambi i casi, stiamo parlando di un tubo corrugato interrato installato all’esterno dei fabbricati.

Esiste un unico modo per la produzione dei tubi corrugati, la sola differenza che si può riscontrare nei vari produttori è il metodo di ottenimento della rigidezza circonferenziale. Essa può essere data dalle variazioni di altezza e/o passo della corrugazione oppure dalla modifica dello spessore della costola.

La tecnologia di produzione si chiama coestrusione in quanto l’impianto è composto da una testa d’estrusione che emette materiale da due filiere concentriche. La corrugazione esterna si forma mediante una serie di stampi mobili con movimento tipo cartepillar.

Vediamo ora tutte le fasi del processo di produzione dei tubi corrugati doppia parete:

  • il polietilene (o polipropilene) in granuli è avviato dai silos alle tramogge situate sopra gli estrusori. I due estrusori hanno diversa capacità di estrusione in funzione della quantità di materiale utilizzato per le due pareti; indicativamente la parete interna rappresenta circa i 2/5 della massa totale del tubo;
  • la filiera esterna produce un tubo che è spinto e risucchiato sugli stampi in modo che il materiale fluido venga ad appoggiarsi alla parete interna dello stampo stesso, assumendo la forma della corrugazione;
  • la filiera interna fornisce la parete interna del tubo, in pratica estrude un secondo tubo la cui forma circolare ed il diametro interno sono controllati da un tampone;
  • in corrispondenza del tampone, la corrugazione, già formata ma ancora ad alta temperatura, si fonde allo strato interno. La velocità d’estrusione e quella di avanzamento dello stampo sono calibrate in maniera tale da assicurare una struttura omogenea con parametri geometrici ottimali; i parametri di regolazione sono controllati da un software, mentre il vuoto e l’aria vengono controllati con apposite valvole;
  • il tubo che risulta dal processo di coestrusione è sottoposto ad un primo raffreddamento tramite gli stampi che sono raffreddati ad acqua e mantengono una temperatura costante. Segue un raffreddamento ad acqua ed il taglio alla lunghezza voluta, localizzato nella sezione tra le costole.

Si ottiene così un tubo corrugato da interrare con la parete interna liscia e la parete esterna corrugata.

 

Scopri i nostri Cavidotti corrugati                            I Tubi per Reti Fognarie Polieco

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Le caratteristiche dei Cavidotti da InterrareIl cavidotto, o passacavo, è una tubazione destinata al passaggio e alla protezione di cavi di vario genere al suo interno. In generale, i cavidotti da interrare, sono utilizzati per i cavi elettrici e per le telecomunicazioni.

Essendo destinati all’installazione sotto terra, tra le proprie caratteristiche meccaniche, i passacavi devono avere un’alta resistenza allo schiacciamento e agli urti.

Un’ottima resistenza allo schiacciamento è infatti l’attributo più importante da verificare prima di acquistare un cavidotto. Dopo l’installazione, infatti, la tubazione verrà sottoposta costantemente al carico statico sovrastante oltre che all’eventuale carico dovuto a sollecitazioni sopra il terreno come il carico veicolare.

La resistenza agli urti è la seconda caratteristica che ogni cavidotto da interrare deve avere, essa è essenziale soprattutto in fase di posa del prodotto.

Durante la fase di interramento del tubo, infatti, la superficie esterna viene sollecitata accidentalmente dalle pietre presenti nel terreno che possono cadere con più o meno forza sulla tubazione.

Per questo motivo è opportuno che lo strato di terreno adiacente al passacavo sia privo di sassi e sia costituito da spezzato di piccola granulometria oppure sabbia. Se delle rocce più grandi dovessero scontrarsi sul cavidotto, non è garantito che esso regga l’urto senza presentare delle rotture.

Quando parliamo di passacavo corrugato, ci riferiamo a un cavidotto corrugato a doppia parete, questo vuol dire che è costituito da due elementi tubolari coestrusi. Quello posizionato all’esterno ha una superficie corrugata mentre quello all’interno sarà liscio. Non esiste la possibilità che i due strati si separino grazie al procedimento di coestrusione che viene impiegato nella sua produzione.

Non vi è quindi alcuna differenza tra cavidotto e corrugato, stiamo parlando dello stesso prodotto cioè di un tubo dove i cavi possono scorrere senza alcun attrito grazie alla superficie interna liscia. All’esterno, invece, la corrugazione garantisce un ottimo ancoraggio nel terreno.

Un altro errore comune è parlare di “corrugato elettrico” o "cavidotti elettrici" in quanto non scorre elettricità all’interno delle corrugazioni; essa passa all’interno dei fili elettrici contenuti nella tubazione.

Generalmente, il cavidotto doppia parete viene prodotto in polietilene perché è un materiale che presenta svariate caratteristiche, tra le quali:

  • la resistenza alle variazioni di temperatura da -10° C a +60° C che non compromette le caratteristiche originali;
  • la garanzia di avere dei tubi flessibili per cavi elettrici che consentono di evitare facilmente gli ostacoli senza l’utilizzo di curve e di agevolare la posa della tubazione in qualsiasi tipo di terreno, su qualsiasi pendenza;
  • la resistenza agli agenti chimici che possono attaccare il terreno;
  • l’elasticità che consente al passacavo di assorbire gli stati di sforzo provocati da normali assestamenti dei terreni;
  • la sicurezza di avere dei tubi leggeri che consentono un facile stoccaggio, trasporto e installazione.
 

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