I prodotti di Polieco

Calcoli statici ed idraulici TubazioniEcocalc è un valido supporto per i progettisti di reti fognarie: permette infatti di eseguire i calcoli idraulici e statici delle tubazioni corrugate di Polieco. In particolare, per quanto riguarda i calcoli idraulici, il software esegue i calcoli delle portate generate dai reflui civili e dagli eventi meteorici in funzione dell’area del tubo e permette di individuare il diametro commerciale della sezione del tubo corrugato necessario per convogliare tali portate.

Per quanto riguarda il calcolo statico, è possibile eseguire una verifica a deformazione delle tubazioni ECOPAL ed ECOPAL 2.0 in funzione delle modalità di posa (larghezza scavo, profondità interramento, materiale usato per il ricoprimento, presenza di carichi veicolari) sulla base di formule definite da normative tedesche o inglesi e di disegni delle tubazioni da posare forniti da progettisti od imprese.

Il software permette inoltre di eseguire un dimensionamento dei pozzetti perdenti e delle trincee disperdenti, in funzione della piovosità e delle caratteristiche delle aree interessate dall’intervento.

I calcoli possono essere poi stampati ed esportati in formato word, excel o acrobat.

All’interno del software è presente inoltre una libreria in formato acrobat del disegno delle tubazioni, pezzi speciali e pozzetti oltre all’ultima versione del manuale tecnico relativo ai tubi corrugati.

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Gamma tubi per reti fognarieIl tubo corrugato per reti fognarie può essere installato in diverse applicazioni, ognuna con le proprie esigenze. Negli anni le aziende produttrici di tubazioni hanno sviluppato delle varianti al classico tubo per consentire al prodotto di adattarsi alle varie installazioni.

TERRENO CON PRESENZA SALTUARIA DI ACQUA

In alcuni casi le tubazioni corrugate devono essere posate in terreni dove è presente in modo saltuario acqua di falda, il cui livello è fluttuante nel corso dell’anno. Nel caso in cui la tubazione non è stata posata a regola d’arte, tale acqua può infiltrarsi dall’esterno verso l’interno della tubazione.

Per ovviare a tale problema, è stata ideata una guarnizione idroespandente che aumenta il proprio volume se entra a contatto con liquidi e occupa tutto lo spazio presente tra le corrugazioni del tubo e la parete interna del manicotto. Essa non è una sostituzione al normale sistema di giunzione ma va aggiunta alle guarnizioni standard fornite con la tubazione. La guarnizione idroespandente va posizionata nella gola tra la seconda e la terza costola del tubo per bloccare infiltrazioni o perdite nei punti dove avviene il collegamento dei tubi.

La guarnizione idroespandente fornita da Polieco si chiama No Loss: si tratta di una giunzione in gomma sintetica addizionata con polimeri.

TERRENO IN FORTE PENDENZA

L’Italia è caratterizzata dalla presenza di montagne e colline. Sono molti i tratti con forte pendenza dove c’è necessità di installare una rete fognaria. In questo tipo di installazione, i reflui all’interno delle tubazioni possono raggiungere velocità elevate, il che ovviamente può aumentare il fenomeno di abrasione della condotta oltre a creare sovrappressioni nel pozzetto finale di confluenza a valle.

Per agevolare l’installazione delle tubazioni corrugate anche in zone montane, è stato concepito un tubo corrugato a doppia parete dove anche la parete interna è corrugata. La corrugazione interna, infatti, permette il rallentamento del flusso dell’acqua al suo interno riducendo notevolmente i rischi descritti in precedenza.

La tubazione ideale per questo tipo di applicazione presentata da Polieco è il tubo corrugato Slow Motion, facente parte della gamma per reti fognarie Ecopal.

AREE DI RISPETTO

La normativa italiana identifica quelle che sono le aree di rispetto cioè quelle zone dove sono presenti delle falde acquifere oppure aree intorno ai pozzi dell’acquedotto che potrebbero essere contaminate nel caso in cui reflui inquinanti si riversassero nel sottosuolo. In queste aree bisogna prevedere l’eventuale possibilità di uno sversamento e garantire che questo non inquini il terreno.

Sono nati così i sistemi a doppi tubi. Il sistema consiste nell’installazione di due tubazioni concentriche separate da collari trasversali o listelli distanziatori posizionati sulla parete esterna del tubo interno. Solitamente sulla tubazione interna viene inserita una doppia guarnizione per dare una maggiore garanzia di tenuta. In caso di perdite o rotture, questo sistema impedisce inquinamenti del terreno in quanto le acque reflue restano bloccate tra le due tubazioni.

Tubazione No Loss                            Tubo Slow Motion                           Sistema Doppi Tubi

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Posa dei tubi per reti fognarieLe fasi di posa relative alle tubazioni in materiale plastico sono definite all’interno della norma UNI EN 1610 (Costruzione e collaudo di connessioni di scarico e collettori di fognatura) dell’ottobre 2015. In questo articolo richiamiamo i passaggi fondamentali da seguire per una corretta installazione.

Innanzitutto, nell'operazione di posa si dovrà evitare che, all'interno delle condotte, penetrino detriti o corpi estranei di qualunque natura e che venga comunque danneggiata la superficie interna. In primo luogo si deve quindi verificare che il letto sia spianato e livellato eliminando ogni asperità che possa danneggiare i tubi. Sia che si tratti di tubi lisci o tubazioni con corrugazione esterna, non è mai consentito regolare la posizione dei tubi nella trincea utilizzando pietre o mattoni od altri appoggi discontinui.

Il piano di posa deve garantire un’assoluta continuità d’appoggio e, nei tratti in cui si temano assestamenti, si devono adottare particolari accorgimenti quali l'impiego di giunti adeguati o trattamenti speciali del fondo della trincea. In generale è opportuno realizzare un letto di sabbia o ghiaia di piccola pezzatura, mai materiale che presenti spigoli vivi. Come specificato nella norma UNI EN 1610, lo spessore del letto di posa non deve essere minore di:

  • 100 mm in condizioni di terreno normale;
  • 150 mm in roccia o in condizioni di terreno duro.

Il tubo viene generalmente collegato con manicotti sul fondo scavo. Data la leggerezza delle tubazioni plastiche, vi è anche la possibilità di eseguire la giunzione fuori scavo. In ogni caso, prima dell’esecuzione della giunzione, le estremità dei tubi, dei pezzi speciali da giuntare e le eventuali guarnizioni devono essere perfettamente pulite. Ogni qualvolta si posa e si collega una barra da 6 o 12 m, è necessario inoltre verificare la pendenza del tubo fogna ed il suo allineamento grazie alla linea longitudinale generalmente posta sulla parete esterna della tubazione.

 In sede di posa tubi particolare attenzione va posta alle eventuali dilatazioni: nel caso di collegamento con manicotti, potrebbero infatti presentarsi fenomeni di sfilamento; occorre avere in questo caso l'avvertenza di bloccare con un riempimento parziale il tubo ogni 30÷40 m e, previo controllo degli eventuali movimenti, completare il riempimento dello scavo nelle ore più fresche della giornata.

Il riempimento dello scavo fognatura costituisce un’operazione delicata ed importante nell’installazione di tutti i tubi per reti fognarie. Un riempimento senza adeguata compattazione influisce negativamente sia sui tubi rigidi sia sui tubi flessibili. Una compattazione eseguita senza i necessari accorgimenti può portare a rotture. Durante ispezioni televisive eseguite dopo l'installazione, si sono visti collettori in cemento, grès e anche PVC distrutti prima ancora di entrare in esercizio.

Le operazioni che portano ad una corretta e duratura installazione sono:

  • scelta del corretto materiale di riempimento: il materiale deve essere arido, a bassa granulometria, privo di materiale a spigoli vivi, sassi o detriti almeno nella parte a contatto col tubo e fino ad almeno 30 cm al di sopra di esso;
  • compattazione accurata: la compattazione deve essere eseguita in strati successivi di circa 30 cm di spessore, con attrezzature idonee fino ad almeno un metro di copertura sull’estradosso superiore. Una buona compattazione dovrebbe raggiungere un indice di Proctor di 90-92 %. Il primo strato di rinfianco deve superare il semidiametro del tubo per evitare sollevamenti dello stesso, altrimenti occorre prevedere un bloccaggio temporaneo durante la compattazione dello stesso;
  • compattazione regolare: si deve evitare di compattare in modo discontinuo per evitare disassamenti e quindi sforzi sui giunti o curvature anomale del corpo tubo;
  • mezzi per la compattazione: fino ad un metro sopra l’estradosso del tubo, la compattazione deve essere eseguita con mezzi leggeri, al di sopra con mezzi normali. Bisogna porre attenzione a non esagerare eseguendo la compattazione con mezzi pesanti di tipo stradale senza calcolare l'effetto del carico dinamico sul tubo sottostante.

All’interno della norma UNI ENV 1046 sono indicati i valori massimi dello spessore raccomandato degli strati ed il numero di passaggi necessari per ottenere le classi di compattazione in base all’attrezzatura utilizzata ed ai materiali di riempimento intorno al tubo.

Tubi corrugati per reti fognarie                            Tubazioni in materiale plastico

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Storia dei tubi per reti fognarieIl primo materiale plastico a trovare impiego nel campo della fognatura e del drenaggio è stato il PVC (polivinilcloruro), data la facilità di posa ed il costo concorrenziale. Mentre il PP (polipropilene) è sempre rimasto confinato ad un uso specialistico (in particolare in presenza di alte temperature ed in campo industriale), il PEAD (polietilene ad alta densità), in esecuzione estrusa a parete piena, ha trovato un impiego discontinuo, dati i costi elevati.

Durante gli anni ‘80 sono stati proposti, con buon successo, le prime tubazioni in PEAD per fognature con diametri fino a 3,6 m. Il concetto che ha portato alla loro produzione è stato quello di poter abbinare ai vantaggi intrinseci del polietilene (ottima resistenza alle acque reflue sempre più aggressive) altre importanti caratteristiche quali la leggerezza, l’elevata rigidezza circonferenziale ed il costo concorrenziale. Sono nati così i vari tubi di scarico fogna Bauku, Henze, KWH, prodotti con tecnologie brevettate e tuttora disponibili nelle ultime versioni.

Successivamente, anche in relazione allo sviluppo di nuove licenze, sono state studiate le più diverse tipologie di parete che hanno portato, tra le altre, alla produzione del tubo nero per acqua di scarico ECOPAL.

Tutte le tubazioni, fornite da produttori affidabili ed installate con la dovuta attenzione, possono fornire risultati tecnicamente soddisfacenti. Più che entrare quindi nel merito dell’impiego dei vari materiali, è utile evidenziare quei concetti che tutti i progettisti e gli utenti dovrebbero tenere ben presenti quando si parla di reti fognarie.

Tra i requisiti principali richiesti del tubo per fogna si possono annoverare:

  • buone caratteristiche idrauliche a breve e lungo termine;
  • adeguata resistenza alla pressione interna, anche in caso di temporanee sovrapressioni;
  • buona resistenza ai carichi in quanto è un corrugato per esterno che va interrato;
  • perfetta tenuta bidirezionale delle giunzioni a breve e lungo termine;
  • resistenza ottimale alle aggressioni chimiche ed elettrochimiche;
  • resistenza alla abrasione;
  • ridotta aderenza delle incrostazioni;
  • facilità di pulizia con le moderne tecniche;
  • facilità e rapidità di assemblaggio e di posa;
  • costo concorrenziale.

I concetti sopra esposti si prestano ad alcune precisazioni:

  • la rispondenza di ciascun materiale ai requisiti di progetto va verificata su basi realistiche ed omogenee; ciò deve essere valido in particolare per le caratteristiche idrauliche (diametro interno e valore della scabrezza assoluta);
  • la resistenza alle aggressioni chimiche, elettrochimiche ed all'abrasione va verificata in funzione delle caratteristiche delle acque di scarico;
  • la resistenza alla pressione interna e la garanzia di una perfetta tenuta, anche a lungo termine, vanno riferite a tutte le tubazioni ma in particolare ai tubi con giunti a bicchiere, il cui elemento chiave è la lunghezza del bicchiere stesso e le caratteristiche della guarnizione;
  • la tenuta deve essere bidirezionale: molti problemi in fognature esistenti, che si ripercuotono sugli impianti di trattamento, sono dati dall’ingresso di acqua di falda o dalle perdite attraverso i giunti;
  • i sistemi di pulizia ad alta pressione o con mezzi meccanici possono avere effetti dannosi su alcuni materiali, causando il disassamento di alcuni tipi di giunti o addirittura la rottura della parete interna del tubo.
  • relativamente al costo è doveroso evidenziare che più che confrontare il costo del solo tubo, va considerato il costo onnicomprensivo della rete fognaria, inclusi i costi di posa in opera ed i prevedibili oneri di manutenzione in funzione del ciclo di vita della tubazione.
 

Tubazioni per reti fognarie                            Tubi di nuova concezione

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Tipologie di collegamento per Tubi CorrugatiPer collegare i tubi corrugati tra di loro esistono due metodologie:

  • collegamento con manicotto;
  • collegamento con saldatura.

Le linee guida riguardo alla produzione dei manicotti di giunzione sono dettate dalla norma UNI EN 13476-3. Polieco ha scelto di produrre il giunto per tubo con lunghezze notevolmente superiori a quanto previsto dalla normativa così da permettere l'inserimento di almeno 2-3 costole dei tubi per parte ed assicurare la coassialità delle tubazioni. In questo modo vi è anche la possibilità di inserire una seconda guarnizione per parte (fino al diametro DN/DI 800) al fine di avere un’ulteriore garanzia di tenuta idraulica.

Il giunto per tubo corrugato è prodotto in polietilene ad alta densità con la tecnica dello stampaggio ad iniezione fino al diametro DN/DE 630 e con lo stampaggio rotazionale a partire dal DN/DI 600. L'elemento geometrico determinante del manicotto è il diametro interno che deve essere congruente con il diametro esterno della tubazione.

Per garantire la tenuta del collegamento, si inserisce una guarnizione a corredo del manicotto per tubo. Quest’ultima può essere realizzata con diversi materiali ma quello migliore è l’EPDM in quanto presenta una resistenza alle sostanze chimiche presenti nei reflui fognari paragonabile a quella del polietilene. La guarnizione deve essere alloggiata tra le prime due costole che seguono la testata del tubo e presenta dal diametro DN/DE 200 al diametro DN/DI 600 una sezione simmetrica, in modo tale che l’operatore non possa commettere errori durante la fase di montaggio.

La particolare forma e posizione della guarnizione e la lunghezza del manicotto garantiscono che in fase di infilaggio la guarnizione non venga danneggiata né si possa verificare una deviazione angolare tale da causare deformazioni differenziate e quindi perdite. L'infilaggio deve avvenire previa lubrificazione dell'interno del manicotto. L'operazione deve essere eseguita con leve o comunque con una spinta od un tiro assiale costante, accertandosi del corretto imbocco ed evitando di dare colpi eccessivi che possono danneggiare le guarnizioni e/o il manicotto in polietilene.

E’ possibile eseguire il collegamento tra tubi corrugati anche con la saldatura di testa: lo spessore entro le costole e la lunghezza tra le costole offrono infatti la possibilità di realizzare una buona fusione. Visti gli spessori in gioco, in ogni caso, le operazioni di saldatura risultano delicate e necessitano di operatori qualificati muniti di apposito patentino per saldatore. Non bisogna dimenticare inoltre che la saldatura testa a testa sigilla il tubo ma non offre una rigidità geometrica paragonabile ai giunti per tubazioni, perché lo spessore reale è inferiore a quello del tubo liscio avente pari rigidità circonferenziale.

Tubazioni corrugate                            Pezzi Speciali Polieco

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Vantaggi dei Tubi in PolietileneCome abbiamo visto nell’articolo precedente, il polietilene presenta diversi vantaggi rispetto agli altri materiali impiegati in campo edile.

In questa sede vogliamo analizzare le caratteristiche dei tubi prodotti in polietilene.

OTTIMA RESISTENZA ALL’AGGRESSIONE DELLE ACQUE REFLUE

Sono ben note le caratteristiche di resistenza all’aggressione chimica del polietilene. Inoltre, questo materiale non subisce alcuna aggressione elettrochimica, dal momento che è elettricamente inerte.

Si può quindi affermare che il tubo in polietilene non viene aggredito dall’ambiente e, a sua volta, non cede sostanze dannose per l’ambiente stesso.

LEGGEREZZA

E’ risaputo che la plastica abbia un peso specifico inferiore rispetto al cemento, grès e ghisa impiegati generalmente nella produzione di tubazioni. Il ridotto peso del tubo corrugato a doppia parete in polietilene agevola anche la movimentazione del prodotto in cantiere, i diametri più piccoli possono essere facilmente posati a mano all’interno dello scavo riducendo anche le tempistiche di esecuzione dei lavori.

RESISTENZA ALL’ABRASIONE

L’abrasione è un fenomeno che si verifica in tutte le tipologie di tubazioni. Si riscontra soprattutto nella parte inferiore del tubo, ma turbolenze localizzate possono estenderla a tutta la parete; tale fenomeno avviene per attrito, sfregamento, rotolamento, taglio (sia per trascinamento sia per turbolenza) o per urto ed è tanto più accentuato quanto più la particella è dura ed irregolare.

Per quanto concerne il polietilene, si può affermare che, a parità di condizioni, esso presenta migliori caratteristiche di resistenza all'abrasione rispetto ad altri materiali.

GARANZIA DI QUALITÀ NEL TEMPO

La resistenza all’abrasione e agli agenti chimici fa sì che le tubazioni in polietilene durino di più nel tempo rispetto alle altre presenti sul mercato.

Questo implica anche minori interventi di manutenzione portando al cliente un risparmio di denaro e di tempo.

 

Tubi per reti fognarie                            Tubi per il drenaggio

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Tubi corrugati ECOPAL ed ECOPAL 2.0tubi corrugati per reti fognarie prodotti da Polieco hanno un profilo rientrante nel tipo B, cioè un “tubo con superficie interna liscia e una costola a spirale solida o cava o anulare”. La produzione dei tubi corrugati di Polieco deriva dallo studio di una particolare attrezzatura sviluppata in Germania per pareti strutturate. Questa tecnologia prevedeva che il profilo della tubazione avesse una sommità semicircolare, realizzata appositamente per ottimizzare la resistenza ai carichi. La caratteristica struttura ad onda della parte superiore della corrugazione, tipica dei diametri a partire dal DN/DE 250 mm, offre la possibilità di modificare la rigidezza circonferenziale da SN 4 a SN 8 kN/m2 agendo prevalentemente sullo spessore della corrugazione. Per i diametri inferiori a DN/DE 250 mm le caratteristiche della sezione sono leggermente diverse dal momento che il passo diventa troppo limitato per una struttura complessa e lo spessore delle pareti non può essere ridotto eccessivamente. La normativa di riferimento non si esprime in merito ai colori dei corrugati, ma per le due tipologie di tubazioni realizzate da Polieco sono state scelte delle colorazioni apposite. Il tubo ECOPAL è realizzato in polietilene nero esternamente per una maggiore resistenza ai raggi UV e grigio internamente. ECOPAL 2.0 è un tubo coestruso a doppia parete, internamente di colore bianco per facilitare l’ispezione televisiva della tubazione ed esternamente di colore blu con linea longitudinale bianca per agevolare l’allineamento delle tubazioni.

Tubo ECOPAL                            Tubo ECOPAL 2.0

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Dimensioni Tubo CorrugatoLa normativa UNI EN 13476-3 relativa ai tubi corrugati in materiale plastico definisce il diametro tubi polietilene, il diametro tubi polipropilene e i relativi spessori minimi.

Nella seguente tabella riportiamo i valori di produzione garantiti da Polieco e le rispettive tolleranze delle tubazioni; tra parentesi sono indicati i limiti di dimensioni e spessori tubi previsti dalla norma UNI EN 13476-3. I valori del diametro interno adottati per tutte le classi di tubo ECOPAL sono superiori a quelli minimi ammissibili previsti dalla norma. La misura del tubo viene controllata giornalmente presso il laboratorio interno.

Tabella diametri tubi polietilene

DN/OD (mm) De (mm) Di min (mm) e5 (mm)
160 160 (-0.9/+0.5) 135 (≥134) 1.0
200 200 (-1.2/+0.6) 170 (≥167) 1.1
250 250 (-1.5/+0.8) 218 (≥209) 1.4
315 315 (-1.8/+1.0) 273 (≥263) 1.6
400 400 (-2.4/+1.2) 344 (≥335) 2.0
500 500 (-3.0/+1.5) 427 (≥418) 2.8
630 630 (-3.7/+1.9) 533 (≥527) 3.3
800 800 (-4.8/+2.4) 691 (≥669) 4.1
1000 1000 (-6.0/+3.0) 855 (≥837) 5.0
1200  1200 (-7.2/+3.6)   1024 (≥1005)     5.0
DN/ID (mm) De (mm) Di min (mm) e5 (mm)
300 350 (-2.1/+1.0) 300 (≥294) 1.7
400 465 (-2.8/+1.4) 400 (≥392) 2.3
500 580 (-3.5/+1.7) 500 (≥490) 3.0
600 700 (-4.2/+2.1) 600 (≥588) 3.5
800 931 (-5.6/+2.8) 800 (≥785) 4.5

Legenda

DN = diametro nominale tubi

OD= outside diameter

ID = internal diameter

De = diametro esterno tubi

Di = diametro interno tubi

e5 = spessore della parete interna

A partire dal 2016 Polieco ha iniziato a produrre un nuovo tipo di tubo, il tubo ECOPAL 2.0. Tale tubo presenta diverse caratteristiche migliorative rispetto agli standard presenti sul mercato tra cui un incremento del 50% dello spessore e5 della parete interna rispetto allo spessore minimo previsto dalla normativa; nella tabella seguente sono riportati per tutti i diametri fi della serie DN/OD gli spessori minimi garantiti e5.

Tabella DN tubi (diametro nominale)

DN e5 tubo ECOPAL 2.0
(mm) (mm)
160 ≥1,5
200 ≥1,6
250 ≥2,1
315 ≥2,4
400 ≥3,0
500 ≥4,2
630 ≥4,9

Questo tubo è disponibile nelle classi di resistenza SN 8 e SN 16 kN/m2 nella serie di diametri esterni dal DN/OD 160 al DN/OD 800 e nella serie di diametri interni dal DN/ID 300 al DN/ID 800.

 

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Produzione dei Tubi CorrugatiIl tubo corrugato a doppia parete è una tubazione realizzata in polietilene o polipropilene. Può essere impiegata come cavidotto oppure per il passaggio di fognature e scarichi non in pressione. In entrambi i casi, stiamo parlando di un tubo corrugato interrato installato all’esterno dei fabbricati.

Esiste un unico modo per la produzione dei tubi corrugati, la sola differenza che si può riscontrare nei vari produttori è il metodo di ottenimento della rigidezza circonferenziale. Essa può essere data dalle variazioni di altezza e/o passo della corrugazione oppure dalla modifica dello spessore della costola.

La tecnologia di produzione si chiama coestrusione in quanto l’impianto è composto da una testa d’estrusione che emette materiale da due filiere concentriche. La corrugazione esterna si forma mediante una serie di stampi mobili con movimento tipo cartepillar.

Vediamo ora tutte le fasi del processo di produzione dei tubi corrugati doppia parete:

  • il polietilene (o polipropilene) in granuli è avviato dai silos alle tramogge situate sopra gli estrusori. I due estrusori hanno diversa capacità di estrusione in funzione della quantità di materiale utilizzato per le due pareti; indicativamente la parete interna rappresenta circa i 2/5 della massa totale del tubo;
  • la filiera esterna produce un tubo che è spinto e risucchiato sugli stampi in modo che il materiale fluido venga ad appoggiarsi alla parete interna dello stampo stesso, assumendo la forma della corrugazione;
  • la filiera interna fornisce la parete interna del tubo, in pratica estrude un secondo tubo la cui forma circolare ed il diametro interno sono controllati da un tampone;
  • in corrispondenza del tampone, la corrugazione, già formata ma ancora ad alta temperatura, si fonde allo strato interno. La velocità d’estrusione e quella di avanzamento dello stampo sono calibrate in maniera tale da assicurare una struttura omogenea con parametri geometrici ottimali; i parametri di regolazione sono controllati da un software, mentre il vuoto e l’aria vengono controllati con apposite valvole;
  • il tubo che risulta dal processo di coestrusione è sottoposto ad un primo raffreddamento tramite gli stampi che sono raffreddati ad acqua e mantengono una temperatura costante. Segue un raffreddamento ad acqua ed il taglio alla lunghezza voluta, localizzato nella sezione tra le costole.

Si ottiene così un tubo corrugato da interrare con la parete interna liscia e la parete esterna corrugata.

 

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